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Jung Ritter lere

Trattato di Lotta di Ott Jud

 

 

Introduzione

 

Inizio col riportare alcune generiche informazioni sul maestro Ott e sul suo trattato sul Ringen, ovvero sulla lotta. Questa prima parte è stata tradotta dal rispettivo articolo presente su Wiktenauer.

 

Ott Jud fu un maestro di lotta tedesco del XV secolo. Il suo nome sta a significare che era un ebreo, e molte delle versioni del suo trattato affermano che fosse stato battezzato come cristiano (tauffter jud, ossia "ebreo battezzato"). Paulus Kal lo descrive come il maestro di lotta dei principi d'Austria, e lo annovera tra i membri della Società di Liechtenauer. Per quanto poco si sappia della sua vita, è possibile che fosse ancora vivo quando Hans Talhoffer creò la versione Gotha del priprio manuale, nel 1443, ma era certamente già deceduto qualche tempo prima della creazione del Codex Danzig, nel 1452. Il trattato di Ott sulla lotta viene ripetuto per tutto il corso delle prime compilazioni dei trattati tedeschi, e sembrerebbe che fosse diventata l'opera principale sull'argomento, per quanto riguarda la tradizione di Liechtenauer.

 

Quanto segue è la trascrizione in italiano della traduzione inglese del trattato di lotta del maestro Ott Jud, eseguita da Gregor Medvešek della Schola Pugnatoria Celeiana di Celje (SLO) basandosi sulla versione presente nel Codex Danzig (Cod.44.A.8) ed esplicitamente autorizzata dal traduttore, che ringrazio vivissimamente. La traduzione inglese di Gregor, assieme al testo originale in Altotedesco protomoderno, è reperibile al seguente link.

Per quanto riguarda la mia traduzione, invece, ho voluto seguire un ottimo consiglio ricevuto da nientemeno che Keith Farrel ed adottare la seguente linea: non trattandosi di una traduzione dall'originale, ma di una semplice traduzione di un'altra traduzione, ho evitato l'approccio totalmente letterale in favore di una resa più libera del testo, pur avendo la massima cura nel renderne fedelmente il senso generale e semmai integrando alcune parti che ritenevo importanti. In ogni caso, allo stato attuale della mia conoscienza della lingua Tedesca, mi è stato comunque (incredibilmente!) possibile in buona parte dei casi eseguire un controllo incrociato sull'originale in Altotedesco Protomoderno.

 

Una volta redatta la prima bozza, ho voluto discutere e provare ciascuna tecnica della mia traduzione rivolgendomi direttamente al traduttore precedente, Gregor Medvešek, che è stato così gentile da ospitarmi presso la sua palestra a Lubiana per un weekend intensivo di Ringen: alla luce di questa mia prima modesta ma illuminante esperienza, ho pensato di aggiungere alla mia traduzione -dove ritenevo necesario- anche le note interpretative discusse e provate sulla mia stessa pelle (ouch!) con Gregor: naturalmente non ho alcuna pretesa di aver con questo fornito una fonte esauriente dalla quale studiare il Ringen, né tantomeno un'interpretazione attendibile del trattato del maestro Ott (anzi, invito tutti a diffidare delle note interpretative da me redatte!), ma se non altro penso che potrebbe essere un buon punto di partenza, e facilitare ulteriori studi.

Per questa stessa ragione, ovvero per facilitare gli studi di altri appassionati, ho anche pensato di numerare i brani del trattato, che altrimenti risulterebbe di difficile consultazione, e di aggiungere sull'esempio del sito della Schola Pugnarotia Celeiana dei collegamenti esterni a immagini tratte da altri trattati che -ritengo- possano aiutare nell'interpretazione di alcune tecniche.

Inoltre (e spero con questo di non contrariare eccessivamente i puristi), in certi casi, ho anche pensato di adottare dei nomi totalmente arbitrari per le più comuni tecniche descritte, ed ho individuato per quanto mi fosse possibile dei corrispettivi in altre arti marziali -specie orientali- con maggior copertura mediatica, in modo tale da avere la possibilità di ricercarli tramite YouTube o simili e studiarne la biomeccanica, tutto ciò sempre con l'intento di facilitare lo studio.

 

Mi rendo conto degli infiniti limiti e difetti che questo mio lavoro ha in sé, ma tengo a ripetere che si tratta solo di un punto di partenza.

 

In ultimo, colgo di nuovo l'occasione per ringraziare Gregor Medvešek per l'estrema cortesia e disponibilità dimostrate nei miei confronti, nonché per la sua passione e competenza: un esempio di apertura e condivisione esemplare per tutto il mondo delle Arti Marziali Storiche Europee! Spero che la prossima volta che ci incontreremo riuscirò a dargli più filo da torcere e magari tornare a casa un po' meno dolorante... Ouch!

 

 

Enrico "ors" Tomasi, Dicembre 2015

STATO DELLA TRADUZIONE: COMPLETA

Aggiunte note interpretative

 

 

 

[1] Qui ha inizio la lotta così come insegnata dal maestro Ott, possa Dio avere pietà della sua anima, che fu lottatore presso i nobili duchi d'Austria.

Ogni lotta deve consistere di tre cose. La prima è la tecnica, la seconda è la velocità, e la terza è la corretta applicazione della forza. Tieni a mente che la migliore tra queste è la velocità poiché impedisce al tuo avversario di contrattaccarti. È anche importante attaccare un avversario più debole prima (vor ringen), un avversario ugualmente forte nello stesso momento in cui lui attacca te (mit ringen) ed un avversario più forte dopo il suo attacco (nach ringen). Quando attacchi per primo sfrutta la tua velocità, quando attacchi nello stesso momento dell'avversario cura il tuo equilibrio e quando agisci dopo il tuo avversario poni attenzione alle piegature delle sue ginocchia.


 

 

[2] Questo è un insegnamento

Quando vuoi lottare con qualcuno, assicurati di afferrarlo sempre con la mano sinistra per il bicipite del suo braccio destro e con la mano destra dal lato esterno del suo braccio sinistro. Spingi velocemente indietro il suo braccio destro, che avevi afferrato per il bicipite, afferra più giù il suo braccio sinistro con la tua mano destra e tiralo con forza verso di te. Quando hai afferrato qualcuno in questa maniera continua con qualunque tecnica di lotta ti sembri idonea tra quelle qui descritte.
 

Interpretazione:

La formula “Quando vuoi lottare con qualcuno” fa pensare a un tipo di lotta codificata e convenzionale, forse addirittura sportiva, ma la presenza all'interno del trattato di tecniche finalizzate alla menomazione dell'avversario stride con questa interpretazione. L'ipotesi più plausibile è che tecniche “sportive” e “marziali” venissero allenate contemporaneamente ma utilizzate in contesti diversi, esattamente come accade ancor oggi in gran parte delle arti marziali orientali.

Dalla presa alle braccia, uguale per entrambi i contendenti e dunque neutra, il maestro Ott consiglia di ottenerne una più vantaggiosa spingendo il braccio destro dell'avversario con a propria mano sinistra sul suo bicipite e facendo scendere la presa sul suo braccio sinistro fino ad afferrarne il polso, che va tirato verso il proprio fianco destro: in tale maniera si induce una torsione del busto avversario che, squilibrandolo, apre la via per le tecniche successive.

Immagine tratta dal MS Thott.290.2° di Hans Talhoffer.

 

 

 

[3] La prima tecnica: quando hai afferrato l'avversario in questa maniera – con la mano sinistra sul bicipite del suo braccio destro e con la mano destra in fondo al suo braccio sinistro – fa' scivolare la tua mano sinistra attorno al suo braccio destro, afferra il suo gomito destro dal di sotto e tiralo verso di te. Usa il tuo braccio destro – col quale avevi afferrato la sua mano sinistra – per spingere via. Così è come gli torci il braccio.
 

Interpretazione:

Dalla presa alle braccia consigliata dal maestro Ott, si scivola con la mano sinistra attorno al braccio destro dell'avversario, dall'interno all'esterno passandoci sopra, fino ad ottenere una presa da sotto sul suo gomito o sul tricipite; a questo punto si tira con forza il gomito verso di sé mentre si spinge il polso sinistro dell'avversario (che si aveva già afferrato con la mano destra) verso l'alto a sinistra, inducendo una torsione nelle spalle e nel busto dell'avversario che chiameremo Arm verrencken e che può essere sfruttata, spingendo ancora e magari ponendo una gamba dietro le sue come ostacolo, per eseguire una proiezione.

Si veda la coppia a sinistra della seguente immagine, tratta dal Cod.icon 394a di Hans Talhoffer, in cui sembra che il lottatore a sinistra stia eseguendo una tecnica simile all'Arm verrencken ma stringendo il collo dell'avversario anziché il suo gomito.

 

 

 

[4] Un'altra

Quando hai afferrato l'avversario come descritto prima usa la tua mano destra per sollevare il sua braccio sinistro, tuffati con la testa sotto di esso e premilo sul tuo collo. Con la tua mano sinistra, afferra la sua gamba sinistra per la piegatura del ginocchio e proietta l'avversario oltre la tua schiena.
 

Interpretazione:

Dalla presa consigliata da Ott, si strattona verso l'alto a destra il braccio sinistro dell'avversario in modo da creare spazio e ci si tuffa la testa sotto mentre si avanza con la gamba sinistra in mezzo alle sue. Con la mano sinistra si afferra la sua gamba sinistra dall'interno dietro al ginocchio, mentre contemporaneamente si tira con forza il suo braccio sinistro in basso così da premerlo sul proprio collo e nel contempo squilibrare l'avversario in avanti, eseguendo di fatto la cosiddetta “presa del pompiere”. Si termina la tecnica proiettando l'avversario dietro di sé, come consiglia il maestro Ott, oppure di lato alzando il braccio sinistro e tirando in basso col destro, come per eseguire un Kata Guruma di Judo, oppure ancora di fronte a sé incassando le spalle. Si raccomanda cautela, trattandosi di una proiezione particolarmente alta e violenta. L'immagine è tratta dal Codex Wallerstein.

Per la contraria vedi il brano [46].

Se l'avversario dovesse fare resistenza spostando tutto il proprio peso indietro, si può cambiare tecnica afferrando con entrambe le mani la sua gamba avanzata e spingendolo con la spalla, in modo tale da farlo cadere di schiena.

 

 

 

[5] Un'altra tecnica di lotta dalla prima presa

Usa la tua mano destra per sollevare il braccio sinistro dell'avversario. Afferra il suo gomito [destro oppure sinistro, vedi interpretazione] da sotto con la tua mano sinistra e tiralo verso di te. Usa la tua mano destra per spingere il suo braccio [sinistro oppure destro, vedi interpretazione] in alto e lontano da te. Salta con la tua gamba sinistra dietro la sua gamba destra e proiettalo oltre la tua coscia sinistra.
 

Interpretazione:

Esistono due possibili interpretazioni per questa tecnica che sembra concludersi con la proiezione più classica del sistema di lotta del maestro Ott, ovvero la Schranke o “barriera”, assimilabile al Do gaeshi dell'Aikido.

  1. Prima interpretazione: dalla prima presa si solleva il braccio sinistro dell'avversario con la propria mano destra e nel contempo si scivola con la sinistra dall'interno all'esterno del suo braccio destro, così da ottenere una presa al gomito. Tirando a sé il gomito appena afferrato e continuando a spingere il braccio sinistro dell'avversario col proprio destro si inducono una torsione e uno squilibrio del tutto simili alla tecnica descritta nel brano [3], che vanno sfruttati passando rapidamente con la propria coscia sinistra dietro alla sua destra, in modo da eseguire una Schranke che unita alla torsione proietti l'avversario facendolo cadere alla propria sinistra.

  2. Seconda interpretazione: dalla prima presa si solleva il braccio sinistro dell'avversario e, lasciata la presa sul suo bicipite destro, si va ad afferrare il suo gomito sinistro con la propria mano sinistra e si preme dunque il suo braccio sinistro contro al proprio petto. Passando rapidamente con la propria coscia sinistra dietro alla destra dell'avversario, e proseguendo nella spinta ruotando col proprio petto e spingendo con la mano destra verso sinistra, si induce una torsione e uno squilibrio che faranno cadere l'avversario oltre la Schranke alla propria sinistra.

 


 

[6] Un'altra tecnica di lotta dalla prima presa

Trattieni fermamente l'avversario per il suo braccio destro con la tua mano sinistra e va' con la tua mano sinistra per aiutare la tua destra (*). Trattieni fermamente il suo braccio con entrambe le tue mani e ruota da parte a parte lungo il suo braccio sul suo fianco destro. Così è come lo sconfiggi dalla schiena. In alternativa, puoi ruotare da parte a parte verso il tuo fianco sinistro.
 

Interpretazione:

(*) C'è ovviamente un errore nel testo. Questo è evidente dalla versione von Speyer del testo di Ott, dove il passaggio legge: Item uß dem vassenn halt yn vest mit diner rechtenn hantt sine lincke und griff mitt diner lincke hant diner rechtenn zu hilff und halt vest mit beydenn hendenn und wende dich durch seyn arm uß diner rechten sittenn, so gewinstu ym den ruckenn an. Nel manoscritto Goliath il testo rilevante dice: Fast im fest sein rechtn arm mit deinr linckn, und kumb der linckhen mit deinr rechtn zu hilf … dunque: “afferra fermamente il suo braccio destro con la tua mano sinistra e giungi con la tua mano destra in aiuto della sinistra”. Considerando la successiva istruzione sulla direzione della rotazione da parte a parte, l'ultima documentazione dell'insegnamento di Ott sembra essere la più logica e credibile.

Per quanto riguarda la tecnica, cui daremo il nome di Durch wenden (“ruotare da parte a parte”), essa va eseguita così: si trattiene con la mano sinistra il bicipite destro dell'avversario e, mollata la presa con la propria destra sul suo braccio sinistro per portarla all'altro braccio, si passa con la mano destra dietro al suo gomito destro, afferrandolo per il tricipite e tirando con entrambe le mani il suo braccio verso il proprio fianco destro; sfruttando lo slancio, si passa alla destra dell'avversario girandosi contemporaneamente, in maniera tale da trovarsi dietro di lui, nella vantaggiosa posizione di controllo sulla sua schiena.

In alternativa, tirando il braccio dell'avversario verso il proprio fianco sinistro e passando alla sua sinistra, è possibile eseguire il Durch wenden dall'altra parte.

Cfr. Durch wenden di Ott, in cui -wenden suggerisce l'idea di una rotazione con il Durch gehen (“andare da parte a parte”) di Andres Lignitzer, in cui -gehen (“andare”) sembra piuttosto implicare un movimento lineare e travolgente.

Per la contraria, vedi il brano [31].

Vedi la coppia a sinistra dell'immagine seguente, tratta dal Cod.icon. 394a di Hans Talhoffer. In questo caso la tecnica è eseguita al contrario, sul lato destro dell'avversario.

 

 

 

[7] Un'altra

Trattieni fermamente il braccio sinistro dell'avversario con entrambe le mani e ruota da parte a parte lungo il suo braccio verso il suo fianco sinistro. Carica il suo braccio sinistro sulla tua spalla destra e tiralo in basso con forza.

 

Interpretazione:

La tecnica, di per sé interpretabile come un'iperestensione del gomito concettualmente affine al Tenbin Nage dell'Aikido ma eseguito sulla spalla, può essere contrastata efficacemente assecondando il Durch wenden avversario con un altro Durch wenden nel senso opposto (ovvero ruotando in senso antiorario, verso la propria sinistra, nel caso dell'esempio fatto dal maestro Ott): in questa maniera ci si darà rispettivamente le spalle durante la rotazione e, tenendo alto il braccio, sarà possibile liberarsi dalla presa.

Immagine tratta dal MS Thott. 290.2° di Hans Talhoffer.

 

 

 

[8] Così è come puoi contrastare la rotazione da parte a parte.

Quando l'avversario ruota da parte a parte sul tuo fianco, ruota tu stesso da parte a parte ed usa qualunque tecnica di lotta ti sembri idonea.
 

Interpretazione:

Per contrastare un Durch wenden è sufficiente eseguire un Durch wenden a propria volta nel medesimo senso, così da rimanere di fronte all'avversario impedendogli di aggirarci e controllarci dalla schiena.


 

 

[9] Ricorda bene questa tecnica poiché essa doma tutte le tecniche di lotta derivate dal primo insegnamento descritto precedentemente.

Quando qualcuno afferra il tuo braccio sinistro con la propria mano destra e cerca di afferrare il tuo gomito [destro] da sotto con la propria mano sinistra per torcerti il braccio oppure se qualcuno tenta di aiutare la propria mano destra con l'altro braccio e ruotare da parte a parte lungo il braccio, fa' attenzione: se sta rinforzando il proprio braccio con la propria sinistra o se intende afferrare il tuo gomito [destro] con essa, sposta il tuo braccio destro sul suo fianco destro al di sopra del suo braccio sinistro, afferralo al corpo, salta con la tua gamba destra dietro la sua gamba sinistra e proiettalo oltre la tua coscia destra.
 

Interpretazione:

possibile contraria alle tecniche descritte nei brani [3] e [6], oltre che ad eventuali derivate di esse: si asseconda la trazione esercitata dall'avversario sul proprio braccio sinistro e si fa passare il proprio braccio destro davanti al suo corpo, passando sopra al suo braccio sinistro, fino ad afferrarlo per il fianco destro. Contemporaneamente, si stringe la distanza passando velocemente con la propria gamba destra dietro alla sinistra dell'avversario: a questo punto, spingendo col bacino e tirando indietro col gomito poggiato sul suo petto è possibile eseguire una Schranke dal lato destro.

Immagine tratta dal Codex Wallerstein.

 

 

 

[10] Un'altra tecnica di lotta

Quando qualcuno afferra la parte superiore del tuo braccio [destro] con forza, ti trattiene fermamente ed intende spingerti, va' con la tua mano destra da fuori al di sopra del suo braccio, afferra il tuo braccio destro con la tua mano sinistra e premi fortemente il suo braccio contro il tuo petto con entrambe le braccia.
 

Interpretazione:

Con questa tecnica ci si libera da una presa alla manica eseguendo una leva al polso. Perché la leva sia efficace, la mano sinistra dell'avversario deve ritrovarsi ben stretta tra il proprio bicipite ed avambraccio destri: il movimento corretto per farlo è simile a quello che si farebbe cercando di toccare la propria spalla sinistra con la mano destra. A questo punto, è sufficiente aiutare il braccio destro col sinistro, stringendo tra loro le mani (si consiglia di chiuderle palmo contro palmo). La leva è più efficace indietreggiando in linea retta ed inclinandosi in avanti, piuttosto che ruotando verso il lato sinistro. Immagine proveniente dal Ringer Kunst di Fabian Von Auerswald.

 

 

 

[11] Se l'avversario ha la propria mano sul tuo petto, salta con la tua gamba destra dietro la sua gamba sinistra, afferralo per la piegatura del ginocchio della sua gamba sinistra con la tua mano sinistra e sollevalo. Usa il tuo braccio destro in alto per spingere l'avversario lontano da te in modo tale da farlo cadere.
 

Interpretazione:

Potrebbe funzionare come alternativa alla leva al polso proposta nel brano [10], ovvero partendo dal momento immediatamente successivo alla cattura della mano sinistra avversaria tra bicipite ed avambraccio, o come semplice difesa da una presa al petto; in ogni caso, si tratta anche in questo caso di una Schranke sul lato destro, stavolta aiutata dalla presa alla gamba sinistra e dalla spinta sul petto.

L'immagine seguente, proveniente dal Ringer Kunst di Fabian Von Auerswald, sembra mostrare la medesima tecnica, eseguita sul lato destro anziché sinistro.

 

 

 

[12] Un'altra

Se la mano e le dita dell'avversario sono aperte quando hai premuto il suo braccio contro il tuo petto, afferra le sue dita con la tua mano sinistra, tira il suo braccio sopra di te verso il tuo fianco sinistro e con la tua mano destra sul suo gomito fagli perdere l'equilibrio.

 

Interpretazione:

Un'ulteriore conclusione alternativa al brano [10], che introduce una nuova tecnica che chiameremo Gleichgewicht nehmen (letteralmente nym Im das gewicht sarebbe “togligli il peso”, ma probabilmente nel Altotedesco dell'epoca il vocabolo Gewicht era equivalente all'attuale Gleichgewicht, ed è stato dunque reso con “fagli perdere l'equilibrio”) in apparenza piuttosto simile all'Ikkyo dell'Aikido, oppure potrebbe trattarsi di tutt'altra tecnica, che come le seguenti immagini sembrano suggerire: potrebbe trattarsi si una torsione del gomito dall'esterno verso l'interno (come ad “avvitarlo” nel ventre dell'avversario) anziché un'iperestensione. Vale la pena di provare ed allenare entrambe.

Si confrontino la coppia a sinistra dell'immagine seguente e quella dell'immagine successiva, rispettivamente tratte dal Cod.icon. 394a e dal MS Thott.290.2° di Hans Talhoffer.

 

 

 

[13] Un'altra tecnica di lotta

Se desideri lottare con qualcuno e questi afferra le tue braccia mollemente, passa con la tua mano sinistra al di sopra del suo braccio destro ed afferra le dita o qualunque altra cosa [della sua mano sinistra]. Tira il suo braccio sopra di te verso il tuo fianco sinistro e fagli perdere l'equilibrio con la tua mano destra sul suo gomito.
 

Interpretazione:

Un altro Gleichgewicht nehmen, identico alla prima tecnica del trattato del maestro Lignitzer (cfr.). Stavolta non sembra esserci alcun possibile dubbio riguardo l'iperestensione del gomito.


 

 

[14] Così è come contrastarla

Se l'avversario ti fa questo e va con la propria mano sinistra verso le tue dita cercando di farti perdere l'equilibrio con la propria mano destra, va' con la tua mano destra sotto al suo braccio sinistro ed attorno al suo corpo. Salta con la tua gamba destra difronte alle sue gambe e proiettalo oltre la tua anca destra.
 

Interpretazione:

Contraria al Gleichgewicht nehmen derivante da presa alle dita [13]: non appena l'avversario stacca la mano sinistra dal nostro braccio destro per andare alle dita della mano sinistra, bisogna scattare, passare il braccio destro ora libero dietro al suo corpo e saltare con la propria gamba destra tra le sue per proiettarlo dall'anca destra (über Hüft werfen) esattamente come eseguendo un O-goshi di Judo.

Immagine tratta dal Ringer Kunst di Fabian Von Auerswald.

 

 

 

[15] Oppure contrattacca così

Se l'avversario ha afferrato la tua mano sinistra con la propria sinistra ed intende farti perdere l'equilibrio con la mano destra, abbassati e poni il tuo gomito sinistro sulla sua vita. Salta con la tua gamba sinistra dietro alla sua gamba destra, afferrala per la piegatura del ginocchio con la mano destra e tirala verso di te. Spingi l'avversario lontano da te in alto col tuo braccio sinistro in modo tale da farlo cadere.

 

Interpretazione:

Un'altra contraria al Gleichgewicht nehmen derivato da presa alle dita del brano [13]: in questo caso bisogna assecondare la trazione dell'avversario per spingere il proprio braccio sinistro verso il basso, in modo tale da trovarsi col gomito attaccato al suo corpo, e passare velocemente con la gamba sinistra dietro alla sua destra. Afferrando il ginocchio destro dell'avversario, mentre contemporaneamente si spinge col braccio sinistro, consente di eseguire una buona proiezione Schranke alla propria sinistra.

 


 

[16] Un'altra

Se qualcuno ha afferrato il tuo braccio sinistro con la propria mano sinistra, ha usato la propria mano destra per farti perdere l'equilibrio e poi ha spinto verso l'alto il tuo gomito sinistro, ruota da parte a parte con la tua testa sotto il tuo stesso braccio e va' col tuo braccio destro sul fianco sinistro del suo corpo. Salta con la tua gamba destra dietro alla sua gamba destra e proiettalo oltre la tua anca destra. Oppure afferra la sua gamba con la tua mano destra durante la rotazione da parte a parte e tiralo verso di te.

 

Interpretazione:

Contraria al Gleichgewicht nehmen del brano [12]: se si sta subendo la prima tecnica si esegue il Durch wenden in senso antiorario passando con a testa sotto al proprio braccio sinistro prima che sia messo in leva, mentre contemporaneamente si passa il proprio braccio destro davanti al corpo dell'avversario fin sul suo fianco sinistro, si passa con la propria gamba destra oltre la destra dell'avversario e si esegue una proiezione dall'anca (über Hüft werfen).

In alternativa, è anche possibile eseguire una proiezione afferrando la gamba avanzata dell'avversario mentre si esegue il Durch wenden sotto al proprio braccio, e tirandola a sé.


 

 

[17] Un'altra tecnica di lotta

Se qualcuno ti afferra per le braccia e tu fai lo stesso ma lui ti tiene mollemente, spingi violentemente il suo braccio sinistro verso il basso col tuo braccio destro, afferra la sua gamba sinistra per la piegatura del ginocchio e tirala verso di te. Col tuo braccio sinistro colpisci l'avversario al lato sinistro del suo petto, in modo tale che debba cadere.
 

Interpretazione:

Le istruzioni sembrano abbastanza chiare eccetto che per quel “colpisci il lato sinistro del suo petto”, che potrebbe essere interpretato come “poggia (violentemente) l'intero avambraccio sinistro contro il petto dell'avversario, in modo tale che la tua mano sinistra vada a colpire il suo pettorale sinistro”.

Per ottenere il massimo da questa tecnica, si consiglia di avanzare con la gamba sinistra tra le gambe dell'avversario, ed eventualmente falciargli la destra dall'interno come eseguendo un Ouchi gari di Judo.

 

 

 

[18] Così è come la contrasti

Quando qualcuno ti afferra da davanti con la propria mano sinistra sul tuo petto, afferra il suo braccio sinistro con la tua mano sinistra, e fagli perdere l'equilibrio con la tua mano destra afferrando il suo gomito. Oppure strattona il suo gomito sinistro dritto verso l'alto con il tuo braccio destro e rovescia l'avversario lontano da te.
 

Interpretazione:

Contraria alla precedente [17] (in riferimento al momento in cui l'avversario poggia il proprio avambraccio sinistro contro al nostro petto, così da colpire con la mano il nostro pettorale sinistro) o a una generica presa al petto: con la mano sinistra si blocca il polso o l'avambraccio sinistro dell'avversario pressandolo contro il proprio petto, mentre con la destra si agisce sul suo gomito con un Gleichgewicht nehmen.

 

 

 

[19] Un'altra tecnica di lotta

Quando sei giunto alle prese con qualcuno per le braccia e questi ti tiene mollemente, usa la tua mano sinistra per spingere violentemente il suo braccio destro da sopra verso il basso. Segui il suo braccio durante la discesa ed afferra l'avversario da dietro. Trattienilo fermamente e tiralo a te. Afferralo con la mano destra per la piegatura del suo ginocchio destro dall'esterno e lo proietterai sul tuo fianco sinistro. Questo è possibile da ambo le parti.
 

Interpretazione:

Dalla normale presa alle braccia, ci si libera del braccio destro dell'avversario spingendolo violentemente verso il basso e si chiude la distanza afferrandolo da dietro, meglio se per la spalla destra, e tirandolo a sé. Le altre indicazioni sembrano piuttosto chiare, così come l'illustrazione tratta dal Codex Wallerstein.

 

 

 

[20] Una tecnica di lotta al corpo

Quando vieni alle prese con qualcuno in modo tale da avere un braccio sotto al suo, e l'altro sopra l'altro suo braccio, e l'avversario ha la stessa presa su di te: se lui è forte e ti preme su di sé poni il gomito ti qualunque braccio tu abbia sopra sulla sua gola e spingi con forza. L'avversario sarà costretto a lasciarti.
 

Interpretazione:

Alcune fonti (cfr. Jessica Finley, Medieval Wrestling, Freelance Academy Press, 2014) propongono una lettura sociale della lotta con prese al corpo (Leib ringen), relegandola alle classi più basse (Talhofher nel Cod.icon 394 a la chiama Byrlichs Fasen, ovvero in Tedesco moderno Bäuerliches Fassen: “presa contadina”), mentre la presa alle braccia (Ringen aus den Armen) già citata nel trattato sarebbe prerogativa di classi sociali più agiate e/o istruite nella lotta; tutt'oggi esistono numerosi sistemi di lotta tradizionale popolare che si basano quasi totalmente sulla presa al corpo.

In ogni caso, visto il numero di tecniche derivanti da questa presa, è improbabile che essa venga eseguita -almeno nella prima fase neutrale di presa reciproca- serrando le mani tra di loro, come si potrebbe immaginare, quanto piuttosto tenendo un fianco (poniamo il sinistro) dell'avversario con una mano (la destra) e tenendo tirato a sé il suo tricipite (in questo caso il destro) con l'altra (ovvero la sinistra): l'avversario esegue lo stesso, risultando in una posizione di presa reciproca con un braccio sopra ed uno sotto quello avversario.

Le altre indicazioni di questo brano sembrano sufficientemente chiare.

 

 

 

[21] Un'altra contraria

Se qualcuno ti afferra sotto le tue braccia e ti preme su di sé con forza fa' questo per liberarti: spingi entrambi i tuoi pollici nei suoi occhi oppure nella sua mandibola da sotto oppure nella sua gola. Sarà costretto a lasciarti andare.
 

Interpretazione:

Dalla reciproca presa al corpo, l'avversario ha guadagnato un vantaggio portando il proprio braccio sinistro sotto al nostro destro, passandolo dietro la nostra schiena fino a congiungere le mani e stringerci a sé con forza nella cosiddetta “presa dell'orso”. Avendo entrambe le braccia sopra le sue, è possibile liberarsi dalla sua presa e prevenire eventuali tecniche successive cacciandogli le dita negli occhi oppure agendo su dei punti di pressione, così come mostrato nell'immagine seguente, tratta dal MS Thott.290.2° di Hans Talhoffer.

 

 

 

[22] Un'altra tecnica di lotta al corpo

Se afferri qualcuno in modo tale da avere un braccio sotto e l'altro sopra e l'avversario ti afferra nella stessa maniera, metti il braccio che sta sopra sotto la sua mandibola sul suo collo e spingilo via con forza. Afferra la sua gamba per la piegatura del ginocchio con l'altro braccio. Tira la gamba verso di te e così è come tu proietterai l'avversario.
 

Interpretazione:

Cfr. brano [23]: per contrastare questa tecnica il maestro Ott consiglia di eseguire un Gleichgewicht nehmen.

 


 

[23] Quando qualcuno intende contrastare questa tecnica e tenta di farti perdere l'equilibrio col tuo gomito, tira il gomito verso il basso e spingilo sul suo fianco. Afferra la gamba dell'avversario per la piegatura del ginocchio con l'altra tua mano e proiettalo.

 

Interpretazione:

Contro-contraria alla tecnica del brano [22]: se l'avversario tenta il Gleichgewicht nehmen bisogna (a quanto sembra dal testo) proseguire in direzione dell'avversario, chiudendo la distanza spingendo il proprio braccio verso il basso in modo da appoggiarlo contro il corpo dell'avversario per prevenire la leva, mentre contemporaneamente si passa con la gamba (sinistra, se il braccio sinistro è quello che sta subendo la tecnica avversaria) dietro alla gamba (destra, in questo caso) dell'avversario, e si afferra quest'ultima per la piegatura del ginocchio. A questo punto sarebbe possibile eseguire una proiezione Schranke (a sinistra).


 

 

[24] Un'altra tecnica di lotta al corpo

Se arrivi alle prese con qualcuno nella maniera descritta precedentemente e questi ti afferra mollemente, cambia col braccio che hai sotto sull'altro lato, afferralo dall'esterno per la piegatura del suo ginocchio e sollevalo. Poni l'altro tuo braccio sul suo collo e spingilo via in modo tale da farlo cadere.
 

Interpretazione:

“cambia col braccio che hai sotto sull'altro lato” probabilmente significa passare col braccio che sta sotto da un lato all'altro del corpo dell'avversario, passandogli davanti (ad esempio, avendo il braccio destro sotto al suo sinistro, passare con la mano da davanti fin sul suo fianco destro), e non necessariamente afferrarlo per il fianco: a questo punto risulta davvero agevole proseguire afferrandolo dall'esterno (auswendig; questo è quanto prescrive il maestro Ott, contrariamente all'immagine tratta dal Codex Wallerstein qui rappresentata) il ginocchio (destro) dell'avversario e magari passando con la gamba sinistra dietro alla sua destra in modo da eseguire una buona Schranke alla propria sinistra.

 

 

 

[25] Un'altra tecnica di lotta al corpo

Se afferri qualcuno in modo tale da avere un braccio sotto al suo e l'altro sopra e questi ti afferra nella stessa maniera, va' col tuo braccio che sta sotto verso l'alto, sopra il suo braccio [che sta sopra] dall'esterno. Aiuta la tua mano afferrandolo con l'altra mano e poi ruota via da lui. Lui cadrà e ciò è bene.
 

Interpretazione:

La coppia sulla destra dell'immagine rappresentata, tratta dal Cod.icon. 394a di Hans Talhoffer, sembra chiarire perfettamente le indicazioni del maestro Ott.

 

 

 

[26] Contraria alla barriera

Quando tu e il tuo avversario vi siete afferrati per le braccia e tu hai la gamba sinistra avanti, se lui è furbo e passa con la propria gamba destra dietro alla tua sinistra dall'esterno per proiettarti oltre ad essa, tira velocemente indietro la tua gamba sinistra, afferra la sua gamba destra e colpiscilo in alto al petto. Così lui cadrà.

 

Interpretazione:

Per contrastare una Schranke destra (dal punto di vista dell'avversario) si sottrae la gamba sinistra e si afferra la sua gamba destra con la mano destra dietro il ginocchia dall'esterno, mentre contemporaneamente si colpisce e spinge il suo petto o il suo collo col proprio braccio sinistro in modo tale da farlo cadere all'indietro. Eventualmente, dopo aver sottratto la propria gamba sotto attacco, è possibile e consigliabile farla rapidamente passare dietro alla gamba avanzata dell'avversario e proseguire seguendo le indicazioni, così da eseguire una Schranke alla propria sinistra.


 

 

[27] Un'altra tecnica di lotta

Quando qualcuno ti trattiene da dietro per le spalle, sali col tuo braccio nella piegatura del gomito del suo braccio dallo stesso lato dal quale l'avversario tiene la propria gamba avanti. Aiutati con l'altra tua mano e spingi il suo braccio di lato all'esterno. Trattieni il suo braccio con una tua mano, afferralo per la gola con l'altra e passa con la tua gamba nella piegatura del ginocchio della sua gamba arretrata bloccata a te usando il tallone.
 

Interpretazione:

Interpretazione estremamente difficile. Per la mia traduzione, in questo caso, ho preferito basarmi sulla versione inglese proposta da Christian Tobler (In Saint George's Name, Freelance Academy Press, 2010) anziché su quella di Medvešek, che si è detto altrettanto dubbioso su questa tecnica.

Immaginando (per facilitare l'esempio) che l'avversario ci abbia afferrati alle spalle tenendo la gamba destra avanzata, ciò che il maestro Ott sembra suggerire potrebbe essere quanto segue: con la mano destra si agisce sul suo gomito destro, sollevandolo, e afferrato il suo braccio anche con la sinistra si prosegue il movimento fino a portarlo oltre la nostra testa sulla spalla sinistra, mentre contemporaneamente si passa con la propria gamba sinistra dietro alla sua destra. A questo punto, trattenendogli il braccio con la sinistra è possibile agire con la mano destra sulla sua gola, andando contemporaneamente a bloccare il suo piede sinistro col tallone della propria gamba sinistra, cosa che gli impedirebbe di muoversi ed evitare la caduta di schiena.

Personalmente, sono estremamente dubbioso riguardo questa tecnica, e sconsiglio di fidarsi della mia interpretazione.

 


 

[28] Un'altra tecnica di lotta

Col tuo braccio destro spingi violentemente via il braccio sinistro dell'avversario e va' ad afferrarlo per le dita della mano destra. Usa il tuo braccio sinistro, col quale prima avevi afferrato il suo braccio destro, per spingere in alto e proiettare l'avversario sulla schiena oltre la tua coscia sinistra.
 

Interpretazione:

Interpretazione difficile: potrebbe forse trattarsi di una Schranke a sinistra eseguita ottenendo prima una presa alle dita della mano destra dell'avversario come se si volesse proseguire con un Gleichgewicht nehmen, ma sollevando il suo braccio fino a schiacciarlo contro il suo volto e inducendo una torsione in senso antiorario col busto mentre contemporaneamente si passa con la propria gamba sinistra dietro alla sua destra, così da squilibrarlo e farlo cadere oltre la propria coscia con una Schranke.

 


 

[29] Un'altra tecnica di lotta

Spingi violentemente via la sua mano sinistra con la tua destra e va' oltre tra le sue gambe. Afferra l'avversario per il retro della sua giubba o per il braccio, sollevalo e col tuo braccio sinistro in alto spingilo via. Così lui cadrà all'indietro sulla propria testa.
 

Interpretazione:

Le indicazioni sembrano piuttosto chiare eccetto per quella misteriosa presa alternativa “per il braccio”, alla quale non saprei dare spiegazione.

Ovviamente in mancanza di una giubba la tecnica risulta altrettanto efficace semplicemente appoggiando la mano aperta sulla regione sacrale dell'avversario: quel che più conta è penetrare a fondo tra le gambe ed eseguire (tuttavia il maestro Ott non lo specifica) un buon passo con la propria gamba sinistra oltre la destra dell'avversario.

Cfr. la diciassettesima tecnica di lotta di Liegnitzer.

L'immagine sotto rappresentata, proveniente dal Ringer Kunst di Fabian von Auerswald, illustra la medesima tecnica ma eseguita dal lato specularmente opposto.

 

 

 

[30] Così è come la contrasti

Quando qualcuno va col proprio braccio destro tra le tue gambe ed afferra il retro della tua giubba, chinati verso di lui e va' con entrambe le tue braccia sotto al suo braccio destro dall'esterno. Solleva violentemente il suo braccio destro e lui sarà impossibilitato a proiettarti.
 

Interpretazione:

Contraria alla [29]: per contrastare la presa alla giubba da sotto si uniscono le mani sotto al gomito dell'avversario e si raddrizza la schiena, mettendo in leva il suo braccio (armbar del Grappling). Tale leva non costituisce ovviamente una tecnica finalizzante, essendo eseguita utilizzando il proprio inguine come fulcro: tuttavia impedisce la proiezione descritta nel brano [29] ed apre la via per altre tecniche.

 

 

 

[31] Un'altra tecnica di lotta

Se qualcuno ti afferra per il braccio sinistro con entrambe le mani ed intende tirarti verso il proprio fianco destro, va' col tuo braccio destro al di sopra del suo braccio sinistro ed utilizzalo per afferrare l'avversario sul fianco destro. Con la tua mano sinistra afferralo per la piegatura del ginocchio [sinistro].
 

Interpretazione:

Contraria alla tecnica del brano [6] che prelude a un Durch wenden; le indicazioni sembrano piuttosto chiare. La tecnica si concluderebbe con una proiezione Schranke sul lato destro.

 


 

[32] Un'altra tecnica di lotta

Se qualcuno ti afferra per il petto con entrambe le braccia, va' col tuo braccio destro al di sopra del suo braccio sinistro e premilo verso il basso. Con la tua mano sinistra spingi il suo gomito destro e sbarra la strada all'avversario con la tua gamba sinistra.

 

Interpretazione:

Da una presa con entrambe le mani al petto il maestro Ott sembra consigliare di ottenere il controllo della sinistra dell'avversario pressandola in basso contro il proprio corpo e di spingere (forse violentemente) il braccio destro dell'avversario con la propria mano sinistra sul suo gomito verso la propria destra, in modo da fargli incrociare le braccia e torcere il busto. In questa maniera si creerebbe uno squilibrio da sfruttare passando con la propria gamba sinistra dietro alla sua destra per eseguire una Schranke a sinistra.

 


 

[33] Contraria alla barriera

Quando qualcuno tenta di fare la barriera con la mano [o: dal lato] destro su di te, fa' la barriera con la sinistra [o:dal lato sinistro] su di lui.
 

Interpretazione:

Questa volta il termine Schranke è usato in maniera ambigua, generando due possibili interpretazioni, entrambe piuttosto dubbie:

  1. Se si considera il significato di proiezione simile al Do Gaeshi finora dato al termine Schranke, questa tecnica può essere letta come una contraria a una Schranke destra (dal punto di vista dell'avversario) col suo braccio destro contro al nostro petto, e andrebbe eseguita esattamente come la contro-Schranke descritta nel brano [26]; ciò risulterebbe in una ridondanza del trattato.

  2. In alternativa, si potrebbe attribuite a Schranke il significato di una tecnica simile al Gleichgewicht nehmen ma che mette il braccio in leva (ovvero come un Robuse dell'Aikido piuttosto che come un Ikkyo), mantenendo l'avversario di fronte a sé come se fosse una barriera (da cui appunto il termine Schranke) anziché proiettarlo in avanti: in questo caso, per eseguire la tecnica, bisognerebbe ruotare la mano del braccio che sta subendo la tecnica fino ad afferrare il polso (in questo caso il destro) dell'avversario con la sinistra, e subito spingere il gomito sinistro dell'avversario con la propria mano destra, eseguendo la medesima tecnica; resta il dubbio sull'utilizzo del braccio sinistro anziché destro.

La coppia sulla destra dell'immagine seguente, tratta dal Cod.icon. 394a di Hans Talhoffer, sembrerebbe applicare quest'ultima tecnica.

 

 

 

[34] Un'altra tecnica di lotta

Spingi violentemente via le sue braccia con entrambe le tue mani ed afferra l'avversario per le piegature delle ginocchia con entrambe le tue mani. Tiralo verso di te e colpiscilo al petto con la tua testa così da farlo cadere.
 

Interpretazione:

Dopo essersi liberati della presa alle braccia dell'avversario, magari portando entrambe le proprie braccia all'interno delle sue prima di spingerle via, si prosegue seguendo le indicazioni del maestro Ott, eseguendo quello che risulta essere un classico Morote Gari del Judo.

Contrariamente a quanto si vede nell'immagine sotto rappresentata, tratta dal Codex Wallerstein, anche in mancanza di specifiche istruzioni nel brano, è meglio tenere la schiena ben dritta e fare un profondo passo tra le gambe dell'avversario prima di colpire il suo plesso solare con la testa.

In alternativa al colpo di tesa, che potrebbe risultare pericoloso per il proprio collo, la tecnica è altrettanto efficace utilizzando la spalla.

 

 

 

[35] Così è come la contrasti

Afferra l'avversario per il collo da sopra e sotto alle spalle e stenditi su di lui. Tira molto indietro le gambe, così che l'avversario sia impossibilitato ad ottenere una presa su di esse e così è come lo schiacci al suolo.

 

Interpretazione:

Contraria alla proiezione del brano [34]: si esegue uno sprawl lanciando indietro le proprie gambe e tenendole ben divaricate così da mantenere una posizione stabile e si schiaccia con tutto il proprio peso l'avversario da sopra, mentre con le braccia si esegue una stretta alla parte superiore del suo corpo.

Per quanto riguarda la presa, è bene che essa sia o una presa doppia al collo, o a collo e spalla, mentre la presa oltre entrambe le spalle non è consigliabile.

Immagine tratta dal Codex Wallerstein.

 

 

 

[36] Un'altra tecnica di lotta

Se l'avversario sta con la gamba destra avanti, tira il suo braccio destro con la tua mano sinistra, colpiscilo alla caviglia destra col tuo piede sinistro e proiettalo al suolo. Oppure puoi – in aggiunta al calcio – usare la tua mano destra per colpirlo alla gola a proiettarlo facendolo cadere sulla sua schiena.
 

Interpretazione:

Una tecnica simile al Kosoto gari o al Deashi barai del Judo, eventualmente rafforzata da una violenta spinta con la mano destra sulla gola dell'avversario.


 

 

[37] Un'altra tecnica di lotta

Se l'avversario ti tiene mollemente per le braccia, va' con la tua mano sinistra verso la sua destra ed afferralo per le dita. Spingi violentemente via con la mano destra ed afferralo per il corpo da parte a parte sotto al suo braccio destro. Usa la tua mano sinistra per afferrare la piegatura del suo ginocchio.
 

Interpretazione:

Una tecnica complessa, ammesso e non concesso che l'interpretazione sia corretta.

  1. Da una presa neutra alle braccia il maestro Ott sembra suggerire di cominciare afferrando la mano destra dell'avversario con la propria sinistra per creare sotto il suo braccio lo spazio necessario per passarci sotto; si spinge violentemente via il braccio sinistro dell'avversario con la propria destra e si passa subito sotto al suo braccio destro mentre si esegue un passo con la gamba sinistra: in questo modo ci si ritrova quasi alle spalle dell'avversario, e si può ottenere una presa con la propria mano destra sul suo fianco sinistro passando dietro alla sua schiena A questo punto, lasciata la presa che con la mano sinistra si aveva sulla destra dell'avversario, si afferra il suo ginocchio sinistro dall'interno e si conclude proiettando di faccia l'avversario sulla destra dietro di sé.

  2. Un'altra possibile interpretazione, stavolta con proiezione sulla schiena, potrebbe essere suggerita dalla seguente immagine, tratta dal MS Thott.290.2° di Hans Talhoffer. In questo caso, però, sarebbe necessario (dopo aver sollevato il braccio destro dell'avversario ed averne afferrato il fianco con la propria mano destra passando davanti al suo corpo) girare su sé stessi di 180° verso sinistra, in modo da trovarsi rivolti nella stessa direzione dell'avversario e da poterne afferrare la gamba con la propria mano sinistra. L'immagine mostra questa interpretazione dall'altro lato.

 


 

[38] Un'altra tecnica di lotta

Se qualcuno ti afferra per la vita da dietro, abbassati e quando questi tenta di tirarti su girati per proiettarlo oltre la barriera.
 

Interpretazione:

Difesa da presa da dietro: ci si abbasso bene per creare lo spazio necessario ad agire e, sfruttando il momento in cui l'avversario reagisce tirando verso l'alto si passa con una gamba dietro a una delle sue (la sinistra dietro la destra, o la destra dietro la sinistra) e girandosi si esegue una proiezione Schranke.

E' anche possibile creare spazio, se la presa dell'avversario lo consente, sollevando per quanto possibile uno dei suoi gomiti o tentando una leva al polso.

 


 

[39] Un'altra tecnica di lotta

Passa con la tua mano destra ed afferra l'avversario per la vita al di sopra della sua anca, va' con la tua mano sinistra da sopra oltre la sua spalla destra ed afferra il tuo polso destro. Stringi fermamente l'avversario e sollevalo. Usa il tuo ginocchio destro per sollevare il sua ginocchio sinistro e proiettare l'avversario di fronte a te.
 

Interpretazione:

La propria mano destra deve essere posta sul fianco destro dell'avversario passando dietro la sua schiena. A questo punto, con la sinistra si afferra il proprio polso destro passando sopra al braccio destro dell'avversario, pressandolo contro il suo stesso corpo. Da questa posizione, con un colpo di reni ed una spinta del ginocchio destro sulla gamba sinistra dell'avversario, è possibile sollevarlo e con una torsione del proprio busto proiettarlo di lato.


 

 

[40] Un'altra tecnica di lotta

Stringi il braccio destro dell'avversario con entrambe le tue mani e tiralo verso il tuo fianco destro. Passa dietro la sua gamba destra con la tua gamba destra, usa il tuo braccio destro per andare sul suo fianco sinistro e proiettare l'avversario oltre la tua anca destra.
 

Interpretazione:

Le indicazioni sembrano essere decisamente chiare per eseguire questa proiezione derivante dalla presa del brano [6] in maniera simile all'Osoto gari del Judo, ma con il braccio destro dell'avversario ben pressato tra il nostro fianco e braccio sinistro e con la spalla destra a contatto e a controllo della sua destra.

Immagine tratta dal Codex Wallerstein.

 

 

 

[41] Un'altra tecnica di lotta

Quando qualcuno va con entrambe le proprie mani sotto le tue braccia, scendi con le tue braccia dall'esterno sotto i suoi gomiti e serra le mani tra loro. Solleva con forza le sue braccia e spezzale. Quando l'avversario ha entrambe le braccia sotto le tue puoi anche colpirlo alla gola e spingerlo indietro.
 

Interpretazione:

Per liberarsi dalla cosiddetta “presa dell'orso”, bisogna abbassare il proprio peso, eventualmente indietreggiando leggermente per assecondare la spinta dell'avversario, e portare violentemente le proprie braccia sotto le sue dall'esterno, unendo le mani e sollevandole così da iperestendere le articolazioni dei suoi gomiti e liberarsi dalla sua presa o addirittura rompergli le braccia.

In alternativa, probabilmente nel caso la presa dell'avversario sia troppo stretta per riuscire ad eseguire la tecnica sopra menzionata, è possibile liberarsi da essa agendo su testa e gola dell'avversario in modo da spingerlo indietro (vedi il successivo brano [42]).

L'immagine seguente, tratta dal Ringer Kunst di Von Auerswald, illustra questa tecnica con l'aggiunta di una spazzata alle gambe.

 

 

 

[42] Un'altra tecnica di lotta

Quando qualcuno ti tiene con le proprie braccia sotto le tue puoi afferrarlo per la gola o in alto per il mento e torcergli il collo indietro. Oppure devi andare con le tue braccia sotto le sue braccia.

 

Interpretazione:

Questa tecnica sembra essere la stessa proposta in alternativa a quella del precedente brano [41], e viceversa.

La traduzione di Tobler (In Saint George's Name, Freelance Academy Press, 2010) in questo caso diverge totalmente da quella di Medvešek, recitando: “quando stai sotto con le braccia, allora puoi stringere in alto alla sua gola o al mento e rompere il collo all'indietro. Oppure devi andare bene attraverso le sue braccia con le tue.”; in ogni caso, l'esecuzione della tecnica appare la medesima.

Vedi la coppia a sinistra dell'immagine seguente, tratta dal Cod.icon. 394a di Hans Talhoffer.

 

 

 

[43] Un'altra tecnica di lotta

Se hai il braccio sinistro sotto, afferra l'avversario per la gola con la mano destra, passa con la gamba sinistra dietro la sua gamba destra e spingilo oltre ad essa.

Proietta l'avversario oltre la tua gamba da ambo i lati.
 

Interpretazione:

Dalla reciproca presa al corpo (Leib ringen) descritta nel brano [20] o da una situazione analoga, se si ha il braccio sinistro sotto al destro dell'avversario bisogna farlo passare dietro la sua schiena fin sul suo fianco sinistro (vedi immagine dal MS Thott.290.2° di Hans Talhoffer) oppure prenderlo per la spalla destra da dietro.

Questa proiezione funziona particolarmente bene tendendo la gamba sinistra e lasciandosi andare in auto-caduta, come per eseguire un Yoko otoshi di Judo.

Immagine tratta dal MS Thott.290.2° di Hans Talhoffer.

 

 

 

[44] Un'altra tecnica di lotta

Quando vai con entrambe le braccia sotto quelle dell'avversario e lui è abbastanza leggero perché tu lo possa sollevare, serra fermamente le tue mani tra loro dietro la sua schiena, sollevalo verso il tuo fianco sinistro e gira assieme a lui. Quando ti sei girato, schiantalo sul tuo ginocchio e spezzagli la schiena.
 

Interpretazione:

Le istruzioni del maestro sono chiare.

Ovviamente, per non menomare l'avversario, anziché spezzarli la schiena sul nostro ginocchio sinistro sarà sufficiente limitarsi a schiantarlo al suolo, magari aiutati da una spazzata alle gambe.

Immagine tratta dal Codex Wallerstein.

 

 

 

[45] Così è come la contrasti

Quando qualcuno ti schiaccia contro di sé, posiziona il tuo gomito sulla sua gola o sul suo petto e spingilo via in modo tale che la tua gamba sinistra si trovi dietro.
 

Interpretazione:

Contraria alla “presa dell'orso”, e dunque alternativa alle tecniche dei brani [41] e [42]. Le indicazioni sono piuttosto chiare, tranne che per “in modo tale che la tua gamba sinistra si trovi dietro”, che può però essere interpretato come un'indicazione a eseguire un passo avanti con la propria gamba destra.

Vedi la coppia a destra dell'immagine seguente, tratta dal Cod.icon. 394a di Hans Talhoffer.

 

 

 

[46] Un'altra tecnica di lotta

Quando qualcuno intende andare con la testa sotto il tuo braccio e cerca di proiettarti oltre la propria schiena usa il braccio per stringere fermamente il suo collo e premi l'avversario contro di te. Chinati col petto su di lui da sopra ed usa tutto il tuo peso per schiacciarlo a terra.
 

Interpretazione:

Contraria alla “presa del pompiere” del brano [4].

Si veda la coppia a sinistra della seguente immagine, tratta dal Cod.icon 394a di Hans Talhoffer.

 

 

 

[47] Un'altra tecnica di lotta

Se qualcuno ti afferra fermamente da dietro quando tu gli hai voltato le spalle e tu hai le tue braccia sopra le sue, subito abbassa la testa e chinati in avanti per proiettarlo oltre la tua testa. Oppure usa la mano per afferrare la sua gamba in basso.
 

Interpretazione:

Ulteriore difesa da una presa da dietro come nel brano [38] o da un Durch wenden portato a termine, con due opzioni:

  1. se l'avversario non tiene la testa pressata contro la nostra schiena è possibile afferrarla e, chinandosi, proiettarlo in avanti (si raccomanda la massima attenzione per prevenire eventuali danni al collo);

  2. oppure, se la prima opzione non è attuabile, è possibile afferrare una delle sue gambe e sollevarla tra le proprie in modo da farlo cadere sulla schiena. Se poi l'avversario non dovesse mollare la presa nonostante la caduta, sarà sufficiente cadere assieme a lui, sedendo sulla sua pancia, e mantenere la presa sulla sua gamba per metterla in leva stringendola forte tra le proprie.

Si vedano le seguenti immagini, tratte dal MS Thott.290.2° e dal Cod.icon 394a di Hans Talhoffer.

 

 

 

[48] Un'altra tecnica di lotta

Se qualcuno ti afferra da dietro con le braccia sotto le tue e se i palmi delle sue mani sono aperti, afferralo per una delle sue dita e l'avversario dovrà lasciarti andare.
 

Interpretazione:

Ulteriore opzione per liberarsi da una presa da dietro come quella del brano [38], stavolta mettendo in leva un dito.


 

 

[49] Se qualcuno ti afferra per il bavero da davanti e ti tiene fermamente, ruota da parte a parte con la tua testa sotto al suo braccio e lui ti lascerà andare. Oppure puoi afferrarlo per il suo pollice, il che va altrettanto bene.


 

 

[50] Se qualcuno ti afferra per il bavero da dietro, girati verso di lui e va' con la testa sotto il suo braccio. Così è come ti libererai.
 

Interpretazione:

Come nel brano [49], ci si libera da una presa al bavero, stavolta da dietro, ruotando in modo da torcere il polso dell'avversario, che sarà costretto a lasciare la presa. Trattandosi di una presa da dietro sarà difficile sapere con che mano l'avversario sta tenendoci il bavero, e dunque in quale senso sia più conveniente ruotare: in ogni caso se la rotazione è eseguita con sufficiente velocità e seguita da qualche altra tecnica (un Gleichgewicht nehmen, ad esempio) il risultato dovrebbe essere lo stesso.

Nel proprio fechtbuch (Cgm 1507), Paulus Kal illustra, senza però fornire un commento, una possibile alternativa che Medvešek ha così interpretato: bisogna prendere con entrambe le mani il polso del braccio con cui l'avversario ci sta afferrando da dietro e ruotare tenendolo premuto contro la propria nuca, in modo tale da torcerglielo e metterglielo in leva. Si veda a proposito l'immagine seguente, tratta appunto dal Paulus Kal Fechtbuch.

 

 

[51] Se qualcuno ti afferra per il petto con entrambe le mani, spingi violentemente via il suo gomito destro, girati, va' col tuo braccio sotto al suo e ottieni una presa su di lui attraverso il corpo.

 

Interpretazione:

Da una presa al petto con entrambe le mani, ci si libera innanzitutto del braccio destro dell'avversario spingendolo via da sotto verso l'alto, dopodiché si prosegue portando il braccio sinistro sotto di esso e dietro la schiena dell'avversario, fino a raggiungere con la mano il suo fianco sinistro. Contemporaneamente, ci si gira con le proprie natiche a contatto con l'inguine dell'avversario. A questo punto è possibile concludere la tecnica eseguendo una proiezione dall'anca (über Hüft werfen) simile all' O goshi del Judo.

 


 

[52] Un'altra tecnica di lotta

Quando afferri qualcuno con la mano sinistra per il bicipite del suo braccio destro e lo spingi indietro: se lui scaglia il proprio braccio destro dall'esterno sul tuo braccio sinistro e preme con forza la tua mano sul proprio petto, colpisci il suo fianco destro col gomito dello stesso braccio che sta venendo schiacciato. Abbassa la testa, salta con la tua gamba sinistra dietro la sua gamba destra, usa la tua mano destra per afferrare l'avversario per la piegatura del suo ginocchio e proiettalo al suolo.
 

Interpretazione:

Contraria alla tecnica del brano [10]: “colpisci il suo fianco destro col gomito” potrebbe essere interpretato come “asseconda la trazione dell'avversario e vanifica la sua leva accorciando la distanza e poggiando il tuo avambraccio sinistro conto il suo fianco destro in modo tale che il tuo gomito si trovi a contatto col suo fianco destro”. Il resto delle indicazioni sembra descrivere chiaramente una classica Schranke a sinistra con presa al ginocchio dell'avversario.

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